Come un albero nudo

Anche oggi solito risveglio: cielo così grigio che sembra trattenere un pianto lungo una vita, foglie gialle che svolazzano seguendo la brezza che non si sa dove le porterà se non a far da tappeto a quelle immense strade che non terminano mai, strade dove non puoi trovare altro se non asfalto e palazzi intorno, gente che cammina svelta per andare incontro a chissà cosa, vite frenetiche dettate da un ritmo che non so se potrà mai appartenermi o alberi seminudi quasi a tener per sé le ultime foglie rimaste appese a coprire quei rami sottili e inermi. Ma non è un giorno grigio come un altro, è un giorno con un bel risveglio perché qualcuno che mi vuole bene ha trovato le giuste parole per dire quello che nel profondo avevo bisogno di sentirmi dire. Sapere che qualcuno tiene così tanto a te quasi da non poter respirare quando non ci sei, quasi da non riuscire a sopportare il peso del mondo da solo, si, quasi. Perché alla fine ce la si fa, si va avanti comunque, ma sempre con quel pezzo mancante che ti crea un nodo nel cuore quando ci pensi e vorresti che fosse più semplice e vorresti che la distanza non ci fosse e vorresti portare indietro il tempo a quando i sorrisi e gli abbracci erano molti di più dei messaggi che ora quel cellulare conserva come fosse una teca per tener al sicuro i momenti più belli immortalati e racchiusi lì pronti ad essere sfoderato dei momenti più nostalgici quando una lacrima scende e non puoi fermarla, o quando hai una bella notizia ma non puoi andare a prendere un caffè insieme per poterla raccontare. Ma oggi è un bel giorno.

Mi ricordi me… (I parte)

Molto tempo fa conoscevo una bambina dall’aria un po’ timida e impacciata, era una di quelle che quando le guardi abbassano lo sguardo perché pensano che vuoi prenderle in giro, come fanno i compagni di scuola. Un giorno ho scambiato quattro chiacchiere con lei, l’ho trovata sulla spiaggia che giocava con il suo cane e la zia un po’ più in là che mi saluta con un cenno. Non so se Asia si ricordasse di me, visto che avevamo parlato solo una volta, ma con mio stupore mi riconobbe e non ebbe problemi a sedersi accanto a me. Da lì accadde di incontrarci spesso allo stesso posto e iniziavo a pensare che non fossero più coincidenze, ma che questa ragazzina volesse conoscermi e farsi conoscere.

E non era un problema per me in quanto comunicavo con i bambini in un modo che con i grandi o almeno i miei coetanei non riuscivo.

Lei mi confidó che adorava andare sulla spiaggia in inverno per guardare ed ascoltare il mare e a volte anche vedere fino a dove poteva lanciare una pietra.

-Io a volte ho paura del mare, quando è arrabbiato e sembra che ti vuole catturare, così vengo qua solo quando è calmo e la mamma sa sempre quando posso venire, lei lo conosce bene il mare. E tu? Lo conosci bene anche come la mia mamma? Da dove vieni?

E iniziarono le mille domande seguite da i mille: ma lo sai che ci sono dei pesci che fanno dei versi? Ma lo sai che ci sono dei mari più salati di altri? Ma lo sai che…

Era una ragazzina davvero vispa, curiosa e colta e per i suoi dieci anni, sembrava portarsene addosso altri venti.

Mi raccontò della sua vita e di quello che faceva, che amava e che odiava e in particolare mi colpì quello che mi disse a proposito di una sua paura.

-Tu hai paura di qualcosa? Io si, ma non l’ho raccontato mai a nessuno, è un segreto!

-E perché lo vuoi dire a me?

-Perché i tuoi occhi sono buoni e sei una brava amica. Ci sono due quadri a casa mia nel corridoio per andare nella mia stanza, sono in bianco e nero, e sono due clown, io non ho paura dei pagliacci perché li vedo in tv e mi fanno ridere, ma quelli hanno uno sguardo che non mi piace e quando mia mamma mi manda a prendere qualcosa in camera mia io ci passo in fretta e canto perché così loro non sentono la mia paura e vinco io….lantern-picture-id516552307

All’amicizia vera

Caro diario sai oggi mi chiedevo come sia possibile dimenticare qualcuno che ha fatto parte della tua vita per tanti anni e con la quale hai condiviso i più bei momenti, ma anche i più brutti… E stranamente ho la risposta.

Semplicemente non si dimentica..eh già.. ti racconto una storia. Correva l’anno 2008 il mio ultimo anno di superiori e una nuova ragazza arrivò nella mia classe, era di un altro paese e non conosceva nessuno. Non so come in qualche modo ci siamo avvicinate e abbiamo fatto amicizia e più passavano i giorni più stare insieme ci veniva naturale, era come se avessi finalmente trovato chi mi compredesse al 100% .

Passammo insieme tutto l’anno e arrivammo agli esami di stato tra risate e uscite al posto di studiare. Passammo un’estate davvero fantastica, unica, ero davvero felice. Poi lei dovette partire e furono quattro mesi di solitudine totale perché mi mancava la mia compagna di avventure. A dicembre tornò e riprendemmo a divertirci. A vent’anni non si pensa a nulla se non rendere ogni giorno più bello del precedente e così andò tra confidenze, segreti, a volte discussioni, ma furono anni dove regnava solo la bellezza delle giornate passate insieme. Poi tutto iniziò a crollare pian piano, entrarono nella nostra cerchia altre persone e non avevamo più i nostri pomeriggi alla Thelma e Louise e mi iniziava a mancare la mia amica. Era come se la allontanassero sempre più da me.. e cercavo di lottare e capire cosa non andasse più. Ma era qualcosa che non potevo aggiustare, e semplicemente si allontanò da me, lentamente e quasi senza accorgercene passavano le settimane senza vederci o sentirci. Poi da lì anche io presi in mano la mia vita e conobbi altra gente, un ragazzo, mi trasferii in un altro Paese. E semplicemente tutto finì, solo messaggi per dire che non voleva più avere niente a che fare con me. Bene. Dopo aver lottato tanto tempo per questa amicizia cosa mi rimaneva? Solo messaggi pieni di odio per qualcosa che nemmeno avevo fatto.

Ancora oggi dopo quattro anni in cui non ci sentiamo, né vediamo, un po’  mi mancano gli anni della spensieratezza e nonostante tutto le auguro il meglio dalla vita.

In conclusione non potrai mai dimenticare qualcuno a cui ha voluto bene, non 20170916_121448-01.jpegti rimane altro che sorridere quando un ricordo ti torna alla mente e cercare di non fare altri errori con gli amici veri che hanno sfidato il tempo e lo spazio, che ancora oggi hai accanto e che dimostrano ogni giorno di tenerci davvero a te.

 

Cara amica mia

In questo momento so che ascoltare me sarà l’ultimo dei tuoi pensieri, ma io ti scrivo due righe così quando avrai voglia potrai trovarmi sempre qui.

Ci sono volte in cui tutto quello di cui abbiamo disperatamente bisogno è avere qualcuno accanto che ci sostenga, ci conforti, ma soprattutto che ci ami. Alcune persone sono fortunate e trovano l’anima gemella che tra alti e bassi riesce a comprendere ogni lato del loro carattere, mentre ad altre persone non va così bene. Forse perché hanno avuto fretta, forse perché si sono accontentate troppo facilmente o forse perché hanno buttato via il proprio io per far felice il partner. E questo, cara amica, non va affatto bene! Ma te l’immagini se ognuna di noi mettesse da parte i propri desideri e le proprie aspettative solo perché “a lui non sta bene”?? Te lo immagini? Io non riesco proprio a concepirlo.

Dovremmo sempre essere in grado di cambiare idea o tornare sui nostri passi, perché ora è il tempo di provare, di sbagliare, di tentare, immaginare e sognare qualsiasi finale per quel grande film che è la vita.

Io non ho mai le risposte adatte, anzi sono negata a dare consigli o pareri, ma una cosa la so per certa e cioè che devi sempre seguire il tuo istinto e i tuoi sogni e se a qualcuno non sta bene, che faccia quel che vuole! Tu sei l’unica che deve decidere per la propria vita!

E dipingere la tua tela con i colori che ami di più.

para-los-gustos

Ho un’amica che

sorride sempre, e lo fa perché è positiva ed ha un carattere solare. Anche lei ha i suoi giorni no, ma non li distingueresti perché la trovi sempre disponibile a dirti una parola gentile e un sorriso amichevole. Questa mia amica quando è triste o arrabbiata  si chiude in sé stessa e per non oscurare l’umore altrui con la sua malinconia, semplicemente sparisce per un po’.

Non le va che tutti stiamo lì a chiederle come mai è così giù, non le va di condividere le sue paure e le sue debolezze. Vuole essere sempre quella forte, allegra e quella positività le è quasi stata imposta dalla vita e dalle disavventure che le sono capitate, dopodiché nulla potrà più spaventarla o soffocarla, perché lei la vita la prende a morsi e la prende con sarcasmo e tanta ironia, è questo forse il suo segreto.

Ma ahimè i suoi timori non sono spariti, sono celati nel profondo del suo animo e ogni tanto tornano a galla, ma lei li affronta e lotta sempre.

Anche se un giorno arriverà il momento in cui non riuscirà più a fare tutto da sola, ma avrà bisogno di qualcuno accanto… E lei si chiede se esiste questo qualcuno e se è davvero così importante condividere anche le proprie paure con il prossimo.

Questa mia amica esiste o forse no, o forse è quella persona che ognuno di noi cerca di essere, di celare, o di far valere a questo mondo che di bello ormai ha ancora ben poco.

Sta a noi cercare sempre quel piccolo pezzetto di mondo per cui vale la pena vivere.PhotoArt_02022015142018-01